L’accordo tra Napoleone e lo zar

Come si arriva ad un concordato tra Napoleone e lo zar?
Dopo le vicende descritte nell’articolo precedente, culminate con l’ingresso vittorioso in Vienna da parte di Napoleone (dicembre 1805) e la conseguente stipula della Pace di Presburgo con l’Austria, si rese chiaro che l’unica potenza occidentale rimasta invitta era l’Inghilterra, con le sue flotte negli Oceani e la sua infaticabile capacità di tessere coalizioni contro il despota europeo. La Prussia – sino allora neutrale – tentò di vendicare l’umiliazione dei popoli germanici ma fu sconfitta a Jena e ad Auerstedt: il 14 ottobre 1806 i Francesi entrarono a Berlino. Da qui, mentre il re di Prussia, ancora in armi, organizzava la resistenza in Pomeriana, Napoleone emanò nel novembre il decreto che imponeva il blocco economico contro la Gran Bretagna: il padrone d’Europa contava così di mettere in ginocchio l’avversario rovinando il suo commercio continentale.

La guerra nutriva sé stessa: l’estensione dei territori conquistati non faceva che aumentare il numero dei nemici, com’è logico che sia. Insicuro nelle sue basi prussiane, Napoleone volle procedere oltre, verso est, e nella ‘orribile campagna invernale del 1806-1807’ entrò in Polonia, occupò Varsavia, batté sanguinosamente i Prussiani e i Russi accorsi contro l’invasore. Sui campi di Eylau (febbraio 1807) Napoleone vinse ancora, ma le perdite furono molto pesanti anche tra le fila dei Francesi. Si combatté per tre mesi di fila: l’Armata di Napoleone entrò in una fase di disgregazione; occorreva dunque una vittoria decisiva per tacitare la protesta che stava crescendo esponenzialmente in Francia. E la vittoria tanto ricercata si ebbe infine a Friedland (giugno 1807), ma soltanto l’esaurimento sia delle forze francesi che di quelle russe spiega il ribaltamento strategico che si delineò dopo l’armistizio.

I due imperatori s’incontrarono il 7 luglio su una zattera ancorata nel mezzo del fiume di Niemen, di fronte alla città di Tilsit. Conversarono senza testimoni per tre ore, mentre il re di Prussia, sulla riva del fiume, era costretto ad attendere la tanto sospirata sentenza. Seguì un trattato di pace con cui si puniva la Prussia e si umiliava la Polonia, che aveva sperato di ottenere l’indipendenza da Napoleone. Con il territorio prussiano fra Elba e Reno fu costituito il regno di Westfalia, assegnato da Napoleone al fratello Girolamo; in Polonia sorse il granducato di Varsavia, che sarebbe stato governato dal re di Sassonia.

Il trattato con lo zar era integrato da una serie di clausole segrete che costituiscono uno dei documenti più spregiudicati della politica di potenza. Francia e Russia si impegnavano in un’alleanza che prevedeva la possibilità di operazioni militari comuni contro l’Inghilterra ed insieme la spartizione dei territori della Turchia. Si prevedeva inoltre un nuovo incontro tra i due imperatori (Bonaparte e lo zar di Russia).

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